9/10/2005 – Gianluca Mazzullo

9 ottobre 2005
Venerdì 7 ottobre 2005. Sveglia alle 5:00 per essere in officina alle 6:30. Piove, la giornata del ritorno alle gare, dopo tre anni di assenza, non inizia con i migliori auspici.
Arrivo in officina che è ancora buio. Carichiamo le vetture e partiamo per Monza.
Lungo la strada c’è il solito traffico intenso settimanale. Arrivo in autodromo verso le 8:30. Con l’aiuto di Isacco e Nantas scarichiamo la mia vettura e quella di Simone Gatto. Ci sistemiamo nel box riservato alle vetture del Trofeo Madunina autostoriche, prima di spostarci nel, più piccolo, box a fianco.
Sabato 8 ottobre. Mi alzo alle 6:30 e vado in autodromo.
Rimonto le pance ed il muso della vettura che è così pronta per scendere in pista. Ha piovuto durante la notte ma ora non piove più. La pista è, comunque ancora umida.
Dalle 9:00 alle 9:30 ci sono le qualificazione del Trofeo Mazda RX8, poi, alle 9:40, tocca a noi. Mi preparo e scendo in pista. La situazione è simile a quella di ieri. Sono in grosse difficoltà. Al secondo passaggio mi giro, nuovamente, all’uscita della Roggia, per fortuna non finisco in sabbia e riprendo subito. La vettura scivola molto ma il problema maggiore sono io. Guido guardando continuamente negli specchietti, sbaglio tutte le staccate. Decido di non fermarmi e di cercare di girare con continuità. Visto che ho meno difficoltà alla Parabolica e alla prima variante cerco di migliorarmi in quei punti. Sbaglio, ripetutamente, la frenata alla Variante Ascari, arrivando, più volte troppo lungo. Verso la fine delle prove, un folto gruppo di vetture rallenta per riunirsi e “tirarsi” la scia l’un l’altro, io li raggiungo, vanno così piano che potrei addirittura passarli (!) decido, invece di restare a debita distanza così che quando il gruppone riparte per cercare di fare dei giri veloci mi ritrovo da solo e posso cercare di migliorarmi senza la preoccupazione di essere di ostacolo. Termino la mia sessione con un miglior tempo di 2’47”626. Non sono ultimo ma è un tempo pessimo. L’ultima volta che avevo girato sullo Stradale avevo fatto 2’38”. Il migliore di questa sessione ha girato in 2’21”.
Porto la vettura al parco chiuso e me ne torno ai box, un po’ sconsolato. La seconda sessione è prevista per le 16:50, per allora la pista sarà sicuramente asciutta e questo mi tranquillizza, ma non molto.
Verso le 13:00 mi raggiunge mia moglie Elena, con lei andiamo a trovare degli amici che seguono Renato Benusiglio, impegnato con una BMW nella gara ETCS.
Verso le 16:00 arrivano anche il mio amico Lele con suo nipote Andrea. Giriamo un po’ per i box. La presenza degli amici e di Elena mi aiuta a rilassarmi. Per la seconda sessione di prove decido d’inaugurare la mia tuta nuova, che, in realtà possiedo da oltre un anno ma che non ho mai avuto occasione di usare. Mi preparo con ampio anticipo e m’infilo in macchina. Alle 16:50 scendo in pista. Il tracciato ora è asciutto e mi rendo subito conto che le cose vanno molto meglio. Ho una sensazione decisamente migliore, finalmente tengo giù il piede in rettilineo e faccio delle “staccate” più energiche. Sono sempre lento, ma questa è una mia caratteristica, rispetto però a ieri e a questa mattina è tutta un’altra cosa. Faccio moltissimi giri e, tranne quando vengo raggiunto dalle altre vetture, che lascio passare immediatamente, cerco di migliorare costantemente. Finalmente mi diverto. Sento che la macchia va bene. Anche se continuo a frenare troppo presto (almeno 50 metri prima di dove dovrei in molti punti), mi accorgo che sto andando molto meglio.
Termino le qualifiche con un tempo migliore di 2’36”568. due secondi meglio del mio miglior tempo a Monza e 11” meglio del tempo di questa mattina. Sono contento, oltretutto ho anche un avversario dietro di me !!
Porto la vettura al parco chiuso, quindi mi reco al briefing e poso, con tutti gli altri piloti per la tradizionale foto di gruppo … dopo posso tornare dagli amici, con tutto un altro spirito. Recuperata la vettura dal parco chiuso, metto sotto carica la batteria e me ne torno a casa soddisfatto per la bellissima giornata, in attesa di prendere parte alla gara.
Domenica 9 ottobre. Come previsto il tempo è bello, nessun rischio di pioggia. Essendo prevista la gara per il tardo pomeriggio posso alzarmi alle 7:00, riesco anche a vedere i primi giri del GP del Giappone prima di recarmi in autodromo. Arrivo prima di Giuseppe e Nantas. Visto il tanto tempo a disposizione posso mettermi a pulire con calma la vettura. Verso le 10:30 vado a prendere, all’ingresso di Vedano
l’amico e socio Alberto. Insieme andiamo a trovare l’amico Giorgio Fornari che fa il commissario ed è posizionato alla variante Ascari. Restiamo con lui per seguire i primi giri della gara ETCS, la 4 ore, dove corre l’amico Renato, assieme al fratello Mario, che prende il via e a Croserio. La loro gara, pur con uno splendido inizio, dura poco perché una rottura li costringe al ritiro.
Verso le 13:00 arrivano Elena, con gli amici Giorgio e Laura, seguiti, poco dopo da mio cugino Luca con sua moglie Silvia. Andiamo tutti assieme a mangiare qualcosa poi facciamo ritorno ai box. La 4 ore termina e scendono in pista le F. 3000 del trofeo ProSeries, con una gara molto combattuta che vede il primo ed il secondo giungere perfettamente alla pari in campionato. Tocca quindi alla F. 3 club. Mentre è in corso la loro gara comincio a prepararmi. M’infilo in macchina e comincio a pensare alla gara … è tanto tempo che non corro. L’entusiasmo provato nella seconda sessione di prove mi galvanizza. Finalmente è il momento di entrare in pista. Percorro un giro per andare a schierarmi in 19^ fila … Dalla mia 38^ posizione quasi non si vede il semaforo. Rimango un po’ a parlare con Alberto, mentre Luca e Silvia sono andati a posizionarsi in prima variante e gli altri sono rimasti ai box. Viene dato il segnale dei 30”, è il momento del giro di ricognizione … percorro il giro ripetendomi che vorrei riuscire a tenere dietro l’unico pilota che è stato più lento di me, so già che mi doppieranno, secondo i miei calcoli attorno al settimo giro, spero di non avere problemi sino a quel momento e di poter fare una bella corsa. Ritorno sullo
schieramento di partenza e prendo posizione … non riesco a vedere il segnale dei 5” ma capisco dall’aumentare del regime degli altri che ci siamo … rosso … verde … giù tutto … Non parto malissimo, anche se cerco di essere prudente, ci avventiamo sulla prima chicane … siamo tantissimi … appena esco dalla variante ed accelero per affrontare la curva grande mi accorgo che c’è qualcosa che non va. Il motore fatica a prendere giri ho come la sensazione che le ruote motrici slittino eppure il regime non
sale, arrivo quasi alla frenata della Roggia e non sono nemmeno a 6500 giri … Non capisco cosa accada, quando sono in terza il motore non sembra andare malissimo, riesco anche a superare i 7000 giri ma non appena passo in quarta marcia ricomincia il tormento … Alla fine del primo giro il “mio” avversario mi passa, non posso fare nulla per impedirlo. Lo vedo allontanarsi e provo una gran frustrazione. Non so cosa fare, provo ad accelerare con dolcezza ottenendo solo di limitare gli “strappi” ma il motore non sale di regime … Ad un certo punto passo Simone, che sembra fermarsi in uscita dalla prima variante ma, giunto alla Roggia me lo ritrovo dietro per cui mi sposto per farlo passare. Purtroppo i suoi problemi sono anche peggiori dei miei e dopo poco sarà costretto a fermarsi con problemi di elettronica. Percorro così i primi giri, vedendo sempre più lontano il diretto concorrente.
Penso che potrei fermarmi ma per fare cosa ? Decido di proseguire, anche se girare così non è molto piacevole. Intanto alcuni concorrenti si ritirano, chi per rotture chi per incidente. A termine del mio quinto giro ho i primi alle spalle. Mi faccio diligentemente da parte e lascio sfilare tutto il gruppo di testa. Incredibilmente, dopo essere stato doppiato, mi accorgo che il motore ha ripreso ad andare. Rimangono quattro giri, ma me li godo tutti. Finalmente posso riprendere a tirare ed è bellissimo, devo solo rallentare per fare passare un altro gruppo in lotta, non mi accorgo che l’avversario su cui avevo pensato d’impostare la gara ha dovuto rallentare e posso passarlo agevolmente.
Termino in 24^ posizione riuscendo anche a migliorare il tempo fatto nelle prove, tenendo conto che ho potuto tirare veramente solo per tre giri non è affatto male.
Per come era iniziata la gara il risultato è insperato. Felicissimo riporto la vettura al parco chiuso. Mi spiace solo di essermi potuto godere solo gli ultimi giri ma è stato, comunque bellissimo. Quando avevo iniziato a girare venerdì mi ero trovato a disagio e mi ero chiesto cosa stavo facendo, il secondo turno di prove e gli ultimi giri di gara mi hanno fatto ritrovare tutto il piacere di correre … se non costasse così
tanto farei tutte le gare, purtroppo la situazione è terribilmente peggiorata rispetto a quando ho corso le ultime volte. Se la competitività e la salute della categoria è cresciuta, le possibilità per chi corre per puro divertimento sono state azzerate. Il costo di ogni singola gara è più che raddoppiato ed è un vero peccato perché le sensazioni in pista sono meravigliose e, se potessi prenderei parte a tutte le gare.
Non m’importa nulla di essere lentissimo rispetto agli altri, mi bastano le sensazioni che si provano alla guida, l’emozione di partecipare alle prove ed alla gara. In questo io e l’amico Alberto non la pensiamo allo stesso modo, sebbene lui sia molto più veloce di me, si accontenta di provare la vettura, io trovo terribilmente più appagante partecipare ad una gara, pur sapendo di non avere alcuna possibilità …
Probabilmente dovrei mettermi a giocare al Superenalotto perché è l’unica possibilità per sperare di prendere parte, con continuità alle gare, in alternativa dovrò rassegnarmi all’idea di poter fare, a carissimo prezzo, una o due gare all’anno …
Gianluca Mazzullo

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